bioenergy nutrition integratori sportivi alimentazione cuneo burro preferibile alla margarina
Gli Stati Uniti d’America sono il più grande produttore di margarina con una produzione media di 4 tonnellate.
 
La margarina è un grasso di origine industriale ottenuto essenzialmente emulsionando una fase lipidica e una acquosa, spesso con l’aggiunta di sale e di altri additivi alimentari; la componente lipidica può derivare da:
 
✅ oli e grassi di origine vegetale, quali oli di colza, di soia, di girasole, di palma, di cocco, ecc.;
✅ grassi di origine animale, quali sego bovino, olio di pesci, ecc.; grassi idrogenati e/o grassi frazionati.
 
La tendenza attuale però è quella di sostituire i grassi idrogenati con i grassi frazionati.
 
In Italia la produzione annuale di margarina per uso industriale è pari a circa 100 mila tonnellate, quella che ritroviamo nei biscotti, brioche, focacce, crostate, torte, wafer e in alcuni prodotti da forno artigianali. Negli snack dolci e salati, come crackers, grissini e merendine e in alcuni gelati confezionati e nei gelati “sciolti” di produzione artigianale. La produzione della margarina da tavola in Italia è invece pari a circa 15 mila tonnellate all’anno.
 
Queste cifre fanno “pensare”, eppure chi la esalta, ne decanta il gusto la spalmabilità, il profilo aromatico e l’assenza di colesterolo; negli ultimi 20 anni la multinazionale britannica Unilever (maggiore produttore mondiale di margarina) ha investito milioni di dollari in studi scientifici al fine di dimostrare che la margarina fosse migliore del burro.
 
Nicola Camera
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