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Gli alcolisti possono andare incontro a veri e propri danni al cervello, con effetti anche molto gravi, manifestando, per esempio, la sindrome di Wernicke-Korsakoff, un disturbo neurologico dove il tessuto nervoso viene compromesso, e che può portare a demenza. Il problema si pone anche dopo il cosiddetto periodo di astinenza (Istituto di Neuroscienze di Alicante, pubblicato su Jama Psychiatry).
 
Non è vero che l’alcol aiuta la digestione, al contrario la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento dello stomaco.
Non è vero che il vino fa buon sangue, è vero invece che un abuso di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue.
Non è vero che le bevande alcoliche dissetano ma, al contrario disidratano: l’alcol richiede una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo, e in più aumenta le perdite di acqua attraverso le urine, in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico.
Non è del tutto vero che l’alcol riscalda in quanto la vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore che in breve, però comporta un ulteriore raffreddamento.
Non è vero che l’alcol da forza. Essendo un sedativo produce soltanto una diminuzione del senso di affaticamento e di dolore. Inoltre solo una parte delle calorie possono essere utilizzate per il lavoro muscolare.
 
Nicola Camera