Cos’è la memoria?

Questa funzione cerebrale si identifica come la capacità del nostro cervello di conservare e immagazzinare informazioni e richiamarle nel momento in cui queste si rendano necessarie. Esistono tantissimi sistemi di memoria, proprio perché i “magazzini” e le componenti che costituiscono questa funzione mentale sono molteplici e intrinsecamente connessi tra loro.

Una distinzione molto utilizzata e nota considera come fattore principale il tempo di mantenimento delle nuove informazioni:

  1. Memoria sensoriale, è quella imputata all’immagazzinamento dei dati che provengono dagli organi di senso e rimangono fissi solo per pochi secondi;
  2. Memoria a breve termine, in questo caso l’informazione rimane “in magazzino” per pochi minuti se non addirittura uno solo e la sua capacità di archiviazione è decisamente limitata;
  3. Memoria a lungo termine, è il bacino più capiente alla quale passano le informazioni che vengono processate ed elaborate per essere integrate con quelle già presenti, come per esempio nuove nozioni scolastiche o apprendimenti generici.

Abbiamo già detto che i sistemi della memoria sono molteplici, ma ce n’è uno che merita un po’ di attenzione in più: la memoria di lavoro. Questo specifico sistema consente di conservare temporaneamente ed elaborare attivamente le informazioni per poterle poi manipolare, possiamo dire che è come un blocco per appunti da utilizzare ogni qual volta ne abbiamo bisogno, come per esempio per fare costruire mappe concettuali o pianificare un pomeriggio di studio in vista di un compito o un’interrogazione.

Come possiamo sostenere la nostra memoria?

Avendo una capacità limitata, la memoria deve essere mantenuta costantemente attiva, ma come possiamo supportarla e allenarla?

Non ci sono tecniche e trucchi universali, la maggior parte di questi sono puramente personali a seconda delle attitudini di ciascuno di noi. Un esempio di supporto per le funzioni cognitive della memoria può essere fare schemi e mappe concettuali, che sono utili sia in fase di memorizzazione dell’informazione sia per recuperarle in seguito; l’uso di colori, immagini e collegamenti sonori arricchiranno le vostre mappe creando dei veri e propri supporti di memoria. Un altro modo di integrare le informazioni e memorizzarle può essere l’uso di input sensoriali differenti e con una modalità interattiva e partecipativa, stimolando così la componente emotiva e motivazionale che migliora la memorizzazione e, più in generale, l’apprendimento.

Come sempre anche la natura ci viene in aiuto quando si tratta di supportare le funzioni mnemoniche del nostro cervello: tra i monocomponenti i più indicati sono Ginkgo Biloba, come supporto per migliorare le performance e superare periodo di particolare stress, ed Eleuterococco, rimedio naturale e potente antistress ed è ottimo anche in caso di mancanza di concentrazione.