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La ricerca è concorde nell’affermare che utilizziamo solo il 5% del cervello, il restante 95% del cervello è al nostro servizio.
La Neurobica è un’applicazione della Scienza Neurocinetica della Comunicazione, la quale affonda le radici della sua impostazione nelle ultime scoperte delle Neuroscienze.
Nella Neurobica è fondamentale l’attenzione che va rivolta al riconoscimento del linguaggio che si utilizza per parlare al cervello quantico. In quest’ultimo risiedono il 95% delle nostre potenzialità.
 
È una sorta di ginnastica della mente (aerobica dei neuroni) che stimola e promuove l’emergere di TALENTI, RISORSE e POTENZIALITÀ dell’individuo attraverso la creazione di nuove sinapsi cerebrali che si realizzano grazie ad un processo di consapevolezza che l’individuo attiva.
L’individuo porta così la sua attenzione all’esperienza presente, al NUOVO, e quindi al qui ed ORA, smette di lasciarsi influenzare dalle informazioni presenti nell’archivio emozionale registrate in passato.
 
La neurobica insegna un nuovo modo di esercitare il cervello per mantenerlo attivo ed integro, che si basa sulla stimolazione dell’attività neurale che determina la produzione di neurotrofine, sostanze nutritive dei neuroni capaci di renderci più resistenti all’invecchiamento cellulare.
Questa scienza propone una serie di esercizi ideali per allenare il cervello, permettendo di attivare diverse aree cerebrali e stimolare i 5 sensi in modo nuovo, per dare un taglio alle abitudini quotidiane e formare nuove associazioni.
Dunque, spezzare la routine, mettere da parte comportamenti abituali permette di tenere allenato il cervello: compiere nuovi azioni mette in moto il cervello aumentando l’attività corticale nelle diverse aree cerebrali.
 
Alcuni esercizi di neurobica stimolano il cervello ad utilizzare meno la vista e l’udito, a favore di sensi meno sollecitati, affinchè possano avere un ruolo maggiore nelle attività quotidiane.
Ad esempio, fare la doccia ad occhi chiusi è un ottimo esercizio per allenare il tatto, oppure utilizzare la mano non predominante per svolgere diverse attività come lavarsi i denti, pettinarsi, accendere la radio, attivando in questo modo l’emisfero del cervello opposto a quello che si usa normalmente. Imparare ad usare la tastiera del computer senza guardarla impegna il cervello in modo diverso, stimolando il tatto e la memoria spaziale tutto ciò crea una stimolazione multisensoriale.
 
Anche l’allenamento incide tantissimo sulla performance cerebrale:
Il reclutamento delle unità contrattili e’ uno stimolo che ha origine psico-cerebrale.
Il feedback ovvero le comunicazioni distretti muscolari e cervello è di quanto più affascinante si possa studiare.
 
Nicola Camera