Frutta intera e succhi di frutta bioenergy nutrition integratori sportivi alimentazione cuneo
Consumare frutta intera può ridurre il rischio di diabete, ma niente succhi di frutta!
 
Un maggiore consumo di frutta intera può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, al contrario, un maggiore consumo di succhi di frutta può essere collegato ad un rischio più elevato.
 
È quanto afferma una ricerca, pubblicata sul British Medical Journal, che ha utilizzato i dati provenienti da tre studi prospettici di coorte di grandi dimensioni per determinare se i singoli frutti sono differentemente associati al rischio di diabete di tipo 2.
 
I ricercatori hanno commentato i risultati: ”Abbiamo voluto anche valutare gli effetti del consumo di succhi di frutta in sostituzione della frutta intera in relazione al rischio di diabete di tipo 2. L’aumento del consumo di specifici frutti interi, in particolare i mirtilli, l’uva e le mele, è risultato associato in modo significativo ad un minor rischio di diabete di tipo 2, mentre un maggiore consumo di succhi di frutta è stato associato ad un rischio più elevato”.
 
Infatti, per coloro che avevano mangiato almeno due porzioni a settimana di alcuni frutti interi, in particolare i mirtilli, l’uva e le mele, il rischio di diabete di tipo 2 risultava ridotto di ben il 23% rispetto a coloro che avevano mangiato meno di una porzione al mese. Al contrario, per coloro che avevano consumato una o più porzioni di succhi di frutta al giorno il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 era aumentato di ben il 21 %. Il gruppo di ricerca ha dunque suggerito che la sostituzione di tre porzioni di succhi di frutta a settimana con la frutta intera si tradurrebbe in una riduzione del 7 % del rischio di diabete. Dopo un piccolo negli anni 90, il consumo dei succhi ha subito un declino decennale negli Stati Uniti e in Europa, a causa della questione legata allo zucchero.
 
Nicola Camera