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Oggi è ampiamente dimostrato che una dietetica mirata riduce significativamente il rischio di sviluppare gravi malattie quali l’infarto miocardico o l’ ictus cerebrale, le cause di gran lunga più frequenti di morte nel mondo. È altrettanto importante ricordare che, a distanza di un paio di decadi, le stesse correlazioni tra alimentazione e malattie cardiovascolari si sono andate identificando anche tra alimentazione e cancro.
 
Tuttavia studi approfonditi devono permettere di comprendere il peso del patrimonio genetico, per sviluppare nuove strategie terapeutiche ed applicazioni biotecnologiche, come quelle offerte da una nuova classe di sostanze definite oggi come “nutraceuticals” ovvero sostanze nutrizionali ad azione farmacologica.
 
Il resveratrolo costituisce un esempio paradigmatico di tali questioni.
Si ipotizza che possa avere effetti benefici anche nei confronti delle malattie neoplastiche, ovvero l’ altro gruppo di patologie che, subito dopo quelle cardiovascolari, primeggia tra le cause di mortalità nel mondo.
Solo recentemente si sta scoprendo che tale molecola ha tutta una serie di altri potenziali effetti biologici che potrebbero essere parzialmente o completamente indipendenti dall’attività antiossidante. Si parla oggi di effetti pleiotropici del resveratrolo e ci si deve dunque interrogare delle conseguenze complessive sulla salute e sulle patologie dell’ uomo in seguito all’ assunzione del resveratrolo con l’ alimentazione, o, in un futuro, come supplemento e quindi in dosi più elevate.
 
Il resveratrolo è un antiossidante alimentare dagli effetti pleiotropici e potrebbe essere uno dei mediatori molecolari dell’ interazione geni-ambiente. In particolare si è quindi ipotizzato che il resveratrolo, grazie alle sue capacità di scavenger, potesse modulare l’ attività dei PPARs, fattori trascrizionali potenzialmente sensibili allo stress ossidativo.
 
Il collage, sopratutto quello di origine marino, puo’ contribuire a migliorare l’elasticità della pelle, ridurre le rughe e promuovere l’epidermide più giovane.
Supporto per le articolazioni: Alcuni studi sostengono che il collagene marino sostiene la salute delle articolazioni, riducendo il dolore e aumentando la mobilità.
Capelli e unghie più forti: Si ritiene che l’assunzione di collagene possa contribuire a rafforzare i capelli e le unghie.
 
Tutto ciò è racchiuso in questo prodotto e chi ha avuto la possibilità di assumerlo per un periodo di tempo, ne ha apprezzato i benefici.
 

Nicola Camera