Frutta intera o succo ?

Analizziamo la differenza
📍Ogni volta che un cibo acido entra in contatto col il sistema gastro intestinale, l’organismo deve ristabilire il ph.
✅Il pH finale di un succo di frutta si attesta attorno a 3,7-3,9 quindi si tratta di un prodotto decisamente acido.
📌Cosa accade quando si ingerisce un alimento acido? Per mantenere il pH in equilibrio il corpo umano dovrà usare alcune sostanze chiamate bicarbonati. E dove li trova il nostro organismo questi bicarbonati? Li preleva dalla riserva contenuta nelle ossa, provocandone una lenta e silente demineralizzazione.
Ma i problemi non sono terminati
✅Anche se piccole quantità di succo di frutta (o coca cola) non rischiano di provocare gravi problemi alle persone sane, magre e attive, questo può essere un completo disastro per le persone che sono in sovrappeso o che hanno problemi metabolici legati all’alimentazione. Studi metabolici controllati mostrano che lo ‘zucchero liquido’ può causare resistenza all’insulina, alzare i trigliceridi, elevare il colesterolo LDL ossidato e causare l’accumulo di grasso in pochi mesi
♦️I frutti interi invece ci difendono dal diabete
📌Un’ampia ricerca ha dimostrato che mele, mirtilli e uva sono efficaci nella prevenzione del disturbo metabolico di tipo II, ma vanno consumati interi non nelle forme di succhi.
📌Mangiare frutta intera – in particolare mirtilli, uva e mele – riduce sensibilmente il rischio di sviluppare il diabete di tipo II, tra le piaghe del nuovo millennio. Discorso esattamente opposto per gli assidui consumatori di succhi di frutta.
📌E’ stato esaminato il consumo di frutta in generale, il consumo di singoli frutti e di succhi di frutta. Si è visto come le persone che avevano mangiato almeno due porzioni a settimana di alcuni frutti interi – in particolare mirtilli, uva e mele – avevano ridotto il rischio di diabete di tipo 2 del 23% rispetto a coloro che mangiavano meno di una porzione al mese. Al contrario, coloro che avevano consumato una o più porzioni di succo di frutta ogni giorno avevano aumentato il loro rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 di ben il 21%. Come spiegare questa apparente dicotomia? L’indice glicemico elevato dei succhi di frutta è una delle chiavi di lettura che permette di spiegare la correlazione rischiosa tra il consumo di succo di frutta e un aumento del rischio diabete II.
📌Bocciati i succhi di frutta: il loro indice glicemico, in alcuni casi, equivale al doppio di quello contenuto nel singolo frutto, a fronte di una riduzione delle fibre apportate. A penalizzare le bevande a base di frutta, peraltro arricchite in zuccheri, è anche la maggiore fluidità che favorisce un più rapido assorbimento. L’effetto corrisponde a un più rapido aumento della concentrazione di glucosio del sangue, con un conseguente picco di insulina.
♦️Riflessione finale:
Il succo è  molto più veloce e sbrigativo… la strada, in ogni caso, e’ quella errata, è preferibile mangiare frutta poichè il rapporto di nutrienti è più alto e inoltre la frutta fresca è più salutare di un succo preconfezionato.